Resoconto della Conviviale del 23 marzo 2021

SEDE
Il Rotary Italia ha celebrato il 21 marzo la Giornata Rotariana della Salvaguardia
Ambientale: 912 Club e 40.000 rotariani impegnati nella riduzione delle emissioni e
misurazione dell’impronta ecologica. Ci siamo trovati, sempre su piattaforma Zoom
causa pandemia da virus SARS CoV-2, per celebrare questa giornata in Interclub coi
seguenti Rotary di cui erano presenti i Presidenti: RC Modena L.A.Muratori (Pres.
Riccardo Bertolini), RC Sassuolo (Pres. Luca Silingardi), RC Castelvetro Terra dei
Rangoni (Pres. Carla Mazzola), RC Reggio Emilia Val di Secchia (Pres. Antonio
Magnani), Rotaract Club Modena (Pres. Francesco Tazzioli).


ARGOMENTO
Il Presidente Roberto Dino Villani ha aperto la serata con la proiezione del docufilm montato dalla Sottocommissione per la tutela dell’ambiente marino, fiumi e
laghi del nostro Distretto in occasione della giornata per la tutela ambientale dei
Rotary Club Italiani. Ha proseguito ringraziando i numerosi ospiti presenti, tra cui i
già citati Presidenti di Club, il Past Governor Mario Baraldi, l’ Assistente al
Governatore per l’area Ghirlandina Eugenio Boni, e alcuni Professori del
Dipartimento di Scienze Biomediche. Metaboliche e Neuroscienze della Università
degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Ci ha onorato della sua presenza il
Governatore Distrettuale Adriano Maestri, entrando in collegamento in corso di
conviviale per precedenti impegni rotariani.
Il Presidente ha poi passato la parola alla nostra socia Elena Righi, organizzatrice
della serata e delegata del nostro Club per la Sostenibilità Ambientale, che ha
introdotto la relatrice, la Prof.ssa Margherita Ferrante, Professore Ordinario presso
l’Università degli Studi di Catania e ricercatrice esperta di fama internazionale nel
campo della diffusione di nano e microplastiche nelle acque e negli alimenti: la
professoressa ha condotto diversi studi mirati a quantificare la diffusione e l’impatto
di questi composti in diversi ecosistemi ed ha messo a punto e brevettato il primo
metodo al mondo che consente di quantificare il numero di nano e microparticelle plastiche presenti in ambiente idrico. Per l’attività di ricerca in questo campo ha
ricevuto il Premio per l’Ambiente “Gianfranco Merli” 2019.
La Prof.ssa Ferrante ha iniziato sottolineando che milioni di tonnellate di plastica
finiscono nei mari di tutto il mondo ogni anno, causando l’80% dell’inquinamento
marino. I rifiuti che entrano in mare, bottiglie, imballaggi, sacchetti, fazzoletti,
mozziconi o qualunque altro oggetto in plastica, una volta finito in acqua si spezza in
frammenti più piccoli per azione della erosione e delle correnti. Questi frammenti,
che possono raggiungere dimensioni microscopiche inferiori ai 5 mm. di diametro,
costituiscono una fra le principali cause di morte per soffocamento di molti pesci ed
uccelli che vivono nei fiumi o nei mari, poiché vengono scambiati per cibo: molte
specie animali sono a rischio. E l’uomo non può sentirsi escluso da questo rischio. Le
microplastiche ingerite dagli animali marini attraverso la catena alimentare, la
plastica e le sostanze chimiche tossiche da essa veicolate, possono arrivare
direttamente sulle nostre tavole. Ecco allora che l’impatto della plastica
sull’ambiente si traduce in un impatto sulla nostra salute. Lo possiamo considerare il
prezzo dell’evoluzione? No assolutamente: è solo sconsideratezza.
Ma cosa sono le plastiche? Sono composti macromolecolari organici ottenuti per
polimerizzazione, policondensazione, poliaddizione da molecole di peso molecolare
inferiore, oppure per modifica chimica di macromolecole naturali: tra i più
conosciuti abbiamo il policarbonato, il polietilene, il polipropilene, il poliestere, il
poliammide e acrilico, il polistirene, il poliuretano, il polivinilcloruro e tanti altri,
presenti in tutti gli oggetti di uso comune. La produzione globale di plastica è
aumentata da 1,5 milioni di tonnellate negli anni ’50 a 300 milioni di tonnellate nel 2015. Si distinguono le macroplastiche, con dimensioni superiori a 25 mm., le
mesoplastiche, con dimensioni comprese tra 25 mm. e 5 mm., le microplastiche, con
dimensioni inferiori a 5 mm. e le nanoplastiche con dimensioni dell’ordine di
milionesimo di mm. Le microplastiche si distinguono poi in primarie, rilasciate
nell’ambiente sotto forma di piccole particelle, che rappresentano il 15-30% delle
microplastiche presenti negli oceani (35% da lavaggio di capi sintetici, 28% da
abrasione degli pneumatici) e secondarie, prodotte dalla degradazione degli oggetti
di plastica più grandi, e che rappresentano circa il 68-80% delle microplastiche
presenti negli oceani.
Il problema della presenza di tutta questa plastica negli oceani è che l’uomo può
assorbirla attraverso varie vie: ovviamente attraverso la via digestiva consumando
prodotti alimentari terrestri ed acquatici o bevendo acqua, ma anche attraverso la via respiratoria mediante il nanoparticolato aerotrasportato. Negli ultimi anni sono
stati dimostrati anche assorbimenti attraverso la placenta, la barriera ematoencefalica ed addirittura attraverso l’epitelio nasale alla base del cranio con
passaggio diretto nel cervello.
La Prof.ssa Ferrante ha concluso il suo intervento sottolineando la necessità di
ridurre l’utilizzo e la dispersione di rifiuti plastici, mediante attività di informazione e
sensibilizzazione degli operatori del settore per un utilizzo più ragionato dei
materiali plastici, mediante l’impiego di materiali plastici biodegradabili, che si
decompongano totalmente, e mediante l’ottenimento di biopolimeri impiegando
scarti alimentari. Ciascuno di noi, poi, nel proprio piccolo, può fare qualcosa:
riportando le parole del Santo Padre Francesco ai partecipanti al workshop
organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze circa il diritto umano all’acqua,
la relatrice ha concluso dicendo “Con il nostro poco contribuiremo a far sì che la
nostra casa comune sia più abitabile, più solidale, più curata, una casa dove nessuno
venga scartato né escluso, ma dove tutti godiamo dei beni necessari per vivere e
crescere in dignità”.
Al termine della interessante relazione c’è stato spazio per alcune domande, tra le
quali quelle del Governatore Adriano Maestri e del Past Governor Mario Baraldi, che
non hanno perso l’occasione per complimentarsi con la relatrice, anche per i brillanti
risultati delle sue ricerche scientifiche.
Il Presidente Roberto Dino Villani, dopo avere ricordato i compleanni che cadono
in questi giorni, di Enrico Ceci e di Guglielmo Borelli, e dopo avere dato
appuntamento ai consiglieri martedì prossimo, sempre su piattaforma Zoom, per la
riunione del Consiglio Direttivo, ha salutato i presenti formulando a tutti ed alle loro
famiglie i migliori auguri di una buona Pasqua.


Un caro saluto
Claudio Colombi

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